RECUPERO RAEE

Il recupero dei rifiuti di apparecchiature elettroniche ed elettriche (RAEE) è un’attività che richiede l’impiego di best practices per garantire un’elevata qualità di gestione e valorizzazione della materia recuperabile. Ciò richiede un’impostazione di tipo industriale e l’uso di tecniche di trattamento avanzate per ridurre l’impatto ambientale e sfruttare al meglio le risorse secondarie. In Italia, la regolamentazione della gestione dei RAEE è stabilita dalla Direttiva RAEE e dal Decreto RAEE, prevedono il finanziamento e l’organizzazione della raccolta e del trattamento dei RAEE a carico dei produttori di apparecchiature elettroniche ed elettriche.

I RAEE sono rifiuti di natura elettronica derivanti da qualsiasi apparecchiatura elettrica o elettronica, di cui il possessore intenda o abbia l’obbligo di disfarsi perché danneggiata, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata al recupero e/o allo smaltimento. Non tutti i RAEE sono pericolosi e contaminanti, la maggior parte dei rifiuti rientra tra i rifiuti “non pericolosi”. Ciò che importa è il recupero delle materie prime secondarie che si possono ottenere da questi rifiuti, come il rame, il ferro, l’acciaio, l’alluminio, il vetro, l’argento, l’oro ed altri metalli preziosi utilizzati in minor quantità per la loro composizione. La gestione e il trattamento dei RAEE richiedono una separazione preliminare dei materiali e il recupero dei componenti utilizzabili, mediante processi di lavorazione meccanica, che consentono di ottenere un’elevata percentuale di recupero.